Giovedì 27 settembre alle ore 17 la Biblioteca Vallicelliana, Salone Borromini, Piazza della Chiesa Nuova 18 – Roma, 1/Fmediaproject e la Galleria studio.ra propongono “Su alcune derive di scrittura video“, incontro di presentazione del libro “videofusion1” di Gabriele Perretta, edito Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri, febbraio 2007; e dell’opera di videoart “Un Saggio sulla videoart – Taccuino d’appunti” realizzato dal progetto a nome collettivo anonima di-chi-sì-lu-son, sul saggio «Alcune note sulla videoart in generis e non solo…» contenuto in «videofusion1».
Sono invitati ad intervenire: Lorenzo Acquaviva, Enzo Berardi, Giovanni Curtis, Paolo Luciani, Cesare Milanese, Gabriele Perretta.


«Su alcune derive di scritture video» vuole proporre un momento di riflessione intorno alla storia della videoart, dalle avanguardie degli anni sessanta alla diffusione orizzontale della produzione che la tecnologia ha agevolato. Lo fa attraverso due supporti. Il primo è il libro «Videofusion1» di Gabriele Perretta uscito in occasione dell’omonima mostra, svoltasi tra febbraio e marzo scorsi alla galleria studio.ra, che contiene due saggi incentrati sullo sviluppo delle tecnologie, e sul loro impatto nelle nostre esistenze, sulla trasformazione del nostro rapporto con l’immagine, passata dall’analogico iconico al digitale informativo. Gabriele Perretta, nella quarta di copertina di «videofusion1» ci introduce così nel discorso: «Il video non è più medium di massa, ma punto di arrivo di innumerevoli messaggi locali, nazionali e sopranazionali via etere, cavo […], terminale interattivo di giochi elettronici, notizie, testi generati da macchine o persone in un punto qualsiasi del globo. La novità è l’intreccio tra culture storiche del cinema, del video e del digitale e culture di base del teatro, della parola e del nuovo realismo. […] i testi qui raccolti vogliono essere una riflessione sui media in azione nel campo delle arti contemporanee, considerando il confronto con la tecnologia della comunicazione uno dei livelli più avanzati della pratica mediale e sociale diffusa.» Il secondo supporto è un’opera di videoart un po’ particolare, un esperimento praticato dal progetto a nome collettivo anonima di-chi-sì-lu-son: «Un saggio sulla videoart – taccuino d’appunti» nasce da una fedele riduzione, elaborata dalla redazione della net criticalzine eadessovediamo.org, del testo «Alcune note sulla videoart in generis e non solo…» contenuto, come detto in «videofusion1». I punti peculiari di questo lavoro sono due, il primo legato alla questione della sparizione dell’autore come individualità produttiva, il secondo ad una volontà di superare le strettoie dei generi che contraddistinguono le produzioni artistiche, comprese quelle video.

On Thursday, on September 27, at 5 p.m. the Biblioteca Vallicelliana, Salone Borromini, Piazza della Chiesa Nuova no.18, in Rome, 1/Fmedia project and the studio.ra Gallery propose “ On some drifts of video writing”, a meeting of presentation of the book “videofusion1” by Gabriele Perretta, published by Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri, in February 2007; and of the work of video art “An essay on video art – Pocketbook of notes” realized by the plan of the group Anonima di-chi-sì-lu-son, on the essay «Some notes on video art in generis and not only… » included in «videofusion1». Those taking part in the meeting are: Enzo Berardi, Giovanni Curtis, Paolo Luciani, Gabriele Perretta, Cesare Milanese, Lorenzo Acquaviva.


«On some drifts of video writing» is a proposal of reflection about the history of video art, from the avant-gardes of the sixties to the horizontal diffusion of the production that the communication technology has smoothed. All this takes place through the presentation of a book and of a video. «Videofusion1» by Gabriele Perretta is a book published on occasion of the exhibition with the same name, that took place between last February and March at the studio.ra gallery.
The book includes two essays centred on development of technologies, and on their impact on our existences, on transformation of our relation with the image past from iconic analogue to information digital.
At the back cover, Gabriele Perretta prefaces one’s remarks to us by saying: «The video is no longer mass media, but the point of arrival of countless local, national and supranational messages over the air, cable […]. The novelty is the braiding among historical knowledge of cinema, of video and of digital and basic knowledge of theatre, of speech and of new realism. […] the texts gathered here want to be a reflection on media active in the field of contemporary art…». «An essay on video art – pocketbook of notes» is an experiment practised by the plan of the group Anonima di-chi-sì-lu-son, that begins from a faithful reduction of the text «Some notes on video art in generis and not only… » (included in «videofusion1»), elaborated by the editorial staff of net criticalzine eadessovediamo.org.
The work moves from two assumptions: the matter of the disappearance of the author as productive individuality; the will of being beyond the difficulties of the genres that mark out the artistic productions, included the video ones.
A work that tries to combine an historic-theoretical language like that of the essay, with the artistic-popular language of the video, beginning from transformations that the diffusion of the technology has introduced in contemporary languages.


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