L’azione performativa è incentrata sulla toccante leggenda scaturita dalla storia d’amore fra Federico II di Svevia e la contessa piemontese Bianca Lancia (1210-1248). L’imperatore avrebbe rinchiuso per gelosia nella prigione del Castello di Gioia la sua bellissima amante Bianca Lancia. Un castigo così atroce che condusse Bianca ad un gesto estremo di autolesionismo: la splendida donna avrebbe partorito nello stato di prigionia, tra atroci dolori, urlando la sua innocenza, e si sarebbe poi amputata i seni…
A tutt’oggi, in diversi casi di femminicidio e violenza sulle donne, si parla ancora di gelosia, uno stato forte, passionale che può alterare la mente e generare follia..